Chiesa Santa Maria del Soccorso

Edificata nel 1629 su una chiesa già preesistente, S. Maria del Soccorso (conosciuta dagli abitanti di Castel di Ieri come Madonna del Soccorso) è formata da un’unica navata (i grandi edifici, come le chiese, vengono suddivisi in ambienti chiamati "navate"), la quale è stata ampliata successivamente nella parte retrostante. Il pavimento dell’edificio è in cotto e la muratura semplice. Quando si accede alla chiesa si passa attraverso un portale di epoca rinascimentale, al di sopra del quale è possibile ammirare un timpano spezzato (una superficie di forma triangolare, la cui cornice è interrotta in modo simmetrico) per far spazio ad una statuetta. L’altare maggiore è sopraelevato di un gradino rispetto al piano della chiesa ed è decorato da un affresco intitolato “Incoronazione della Vergine”.

L’edificio è stato soggetto a numerose opere di restauro, commissionate da abitanti del posto. La signora Cristina Lattanzi si occupò dell’acquasantiera alla destra del portone principale, affidando ad uno scalpellino abruzzese l’opera di ricostruirla fedelmente dopo che l’originale fu trafugata. Nel 2003, per opera della signora Assunta De Angelis, fu eseguito il restauro dell’affresco dell’altare maggiore.

Interessante da visitare è il parco botanico adiacente la chiesa. Inaugurato il 23 luglio 2021, questo ambiente naturale ricreato dall'uomo ospita una modesta varietà di alberi, catalogati con cura attraverso delle targhette poste nel terreno, le quali indicano il nome dell'albero a cui si riferiscono e ne spiegano il nome e la provenienza.
Nel parco, unico presente nella Valle Subequana, è possibile anche sostare nell’apposita area.

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