AVVISO Bando Servizio Civile Universale | Comune di Castel di Ieri

Pro Loco "la Torre" annuncia che anche quest'anno siamo risultati vincitori del bando per il Servizio Civile Universale. Tra le domande che verranno inoltrate, saranno selezionati 2 volontari che lavorerranno presso la nostra sede. Potrete trovarele schede sintetiche con tutti i progetti sul sito del CSV Abruzzo:
Bando di Servizio Civile Universale 2021. I progetti del CSV Abruzzo – CSV ABRUZZO

Programma: L'imprevedibile viaggio in Abruzzo
Progetto: a Passo Lento. 
Le domande di partecipazione dovranno essere presentate entro (e non oltre) le ore 14:00 del 10 febbraio 2023 tramite apposita piattaforma DOL.
La presentazione delle domande va effettuata accedendo con SPID al seguente link: Servizio Civile - Domande Online - Domanda On Line

Per info non esitate a contattarci.
contatto telefonico: +39 350 5949184
e-mail: prolocolatorre@gmail.com



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LA TAVOLA OSCA DI CAPRACOTTA, DI PAOLA DI GIANNANTONIO - INTERVISTA DI CRISTIANO VIGNALI

Bentornati nella nostra rubrica di "consigliati", dove oggi parleremo dell'intervista alla scrittrice Paola di Giannantonio, di cui si è occupato Cristiano Vignali, giornalista, scrittore e appassionato di storia antica.Lo scorso 29 aprile, presso la sala Consiliare del comune di Castel di Ieri, si è tenuta la presentazione di due libri che hanno dato spunto a numerose riflessioni riguardo i popoli antichi vissuti sul nostro territorio: Tracce di riti e culti ancestrali nell'Abruzzo contemporaneo (C. Vignali) e La tavola Osca di Capracotta (oggi approfondiremo quest'ultimo).Entrambi gli studi si sono incentrati su culti e riti che venivano praticati da quelle popolazioni che veneravano la Grande Madre (o le Grandi Madri, come Vignali riporta nel suo libro); questa divinità ctonia, il cui archetipo è ancora presente nelle moderne culture, era di estrema importanza nel mondo antico.I due libri, pur trattando un argomento simile, si occupano di due periodi storici differenti: se il libro di Vignali è interessato più all'epoca romana, quello di Di Giannantonio si sofferma sulla traduzione della tavola Osca di Capracotta (o tabula Agnonensis), lastra di bronzo scritta in lingua Sannita.Se non siete riusciti a partecipare a questo interessante incontro e siete curiosi di saperne di più, vi consigliamo di leggere l'intervista:Paola Di Giannantonio e la “Tavola Osca di Capracotta” . Leggi di più

PER ERBE SACRE - 14 MAGGIO

Daniela Di Bartolo e Michela Fabrizi vi danno appuntamento il 14 Maggio per una magica passeggiata tra le piante che popolano l'Eremo della Madonna di Pietrabona.Il luogo di ritrovo sarà nella piazza principale di Castel di Ieri alle ore 9:30.Oltre alle scarpe comode si consiglia di portare acqua, cappello, taccuino e penna.GRADITA ADESIONE ENTRO IL 12 MAGGIO Leggi di più

I CONSIGLI DI PRO LOCO LATORRE: CASTEL DI IERI, DI OGGI, DI DOMANI

Oltre alla Proloco, molti cittadini sono attivi nel preservare la storia del nostro Castel di Ieri, motivo per cui abbiamo deciso di aprire una rubrica a loro dedicata.La nostra accompagnatrice guida Veronica Tieri, appasionata della storia riguardante il nostro Santo Patrono, in occasione della ormai trascorsa "Ottava di San Donato", ha scritto un breve post su Facebook al riguardo:"Nel tempo il santuario-eremo di Pietrabona divenne famoso per la cura dell'epilessia in cui s'inserì "Santo Donato" legato anch'esso alla cura di questa malattia.    Ecco dei  cenni storici su questo Santo Martire:  risale alla seconda metà del 1700 l'esumazione delle spoglie mortali del santo da un loculo comune rinvenuto nelle catacombe di S. Ponziano. Fu accertato che si trattava di un gruppo di Legionari romani martirizzati durante la persecuzione dei cristiani lunga e sanguinosa indetta da Diocleziano nell'anno 303. Le Reliquie furono riconosciute e ribattezzate secondo il rito dedicato ai martiri della fede anonimi, ed il corpo di San Donato, composto nella simbolica armatura, fu destinato dal Vaticano a Castel di Ieri, che ne aveva fatta richiesta e fu traslato nel giorno dell'ottava di Pasqua del 1753, ossia 270 anni fa. Secondo una tradizione popolare invece, le Sacre Spoglie erano destinate ad un altro luogo; ma i cavalli che trasportavano il sarcofago s'impennarono in vista di Castel di Ieri, poiché non fu possibile farli procedere, si pensò che il Santo prediligesse miracolosamente il nostro paese, e si decise di lasciare le Reliquie alla venerazione dei Casteldieresi. In attesa di essere collocate nella chiesa madre del paese, queste ultime sostarono, per una settimana nel 1753, nella chiesa seicentesca della Madonna del Soccorso. È certo che, dal momento in cui il corpo fu lasciato alla venerazione degli abitanti di Castel di Ieri, nella zona malati senza speranza guarirono inaspettatamente, tanto che la fama del Santo si diffuse in maniera rapida in tutte le regioni e contrade vicine. Le grazie del Santo si manifestarono in particolar modo sugli epilettici, sicché il cosiddetto "Mal caduco" ha popolarmente assunto il nome di "Male di San Donato". Nel giorno dedicato alla festa di San Donato Martire, il 3 Settembre, moltissimi devoti arrivano a Castel di Ieri da ogni parte, ed ogni anno si assiste al commovente atto di fede dell' invocazione fiduciosa di guarigione da parte di malati ritenuti inguaribili. I miracolati apposero, ai piedi del gran Santo, Martire, Soldato e Taumaturgo, i loro ex-voto di ringraziamento. Un milite ignoto, ribattezzato "Donato" proprio perché fu "donato" da Roma alla comunità di Castel di Ieri ❤️🌟🌹💐.    Fonte: libro "Memorie storiche di Castel di Ieri" di Giuseppe Grossi".Per ulteriori approfondimenti visitate la pagina Facebook "Castel di Ieri, di oggi, di domani", qui di seguito il link: Castel di Ieri, di Oggi, di Domani (facebook.com) Leggi di più

CASTEL DI IERI DI UNA VOLTA - DOCUMENTI DAL PASSATO

Non molto tempo fa è stato rinvenuto un documento raffigurante la chiesa di Santa Croce.  Momenti di vita passata e descrizioni dell'interno della chiesetta (di cui, ormai, è rimasto solo l'altare e parte del muro perimetrale) sono contenuti tra le parole battute a macchina di questi fogli ingialliti: sono i racconti degli anziani che frequentavano la chiesetta prima del 1915, anno del devastante terremoto.   Grazie a questi racconti, sappiamo che all'interno della chiesa venivano celebrati i battesimi e che, l'allora parroco, Camillo Di Benedetto, scandiva l'inizio della messa grazie al suono di una campanella che si trovava vicino la porta. Santa Croce era una stazione importante per la vita religiosa di Castel di Ieri: durante l'Ascensione e il Corpus Domini, la processione sostava davanti la chiesetta, dove era stato preparato un altare per l'occasione; inoltre, il giorno di San Luigi, giorno in cui si celebra il sacramento della Prima Comunione, i comunicandi aspettavano la banda nella piazzetta, per poi incamminarsi in processione fino alla chiesa di S.M. Assunta, dove veniva celebrata la Santa Messa.   Di Santa Croce abbiamo anche una ricca descrizione della sua struttura. Nel documento, i resti del portale vengono equiparati in stile, dimensioni e periodo storico a quello della chiesa di San Lorenzo ad Acciano, paese che nel '500 era sotto il controllo della famiglia Strozzi, proprio come Castel di Ieri. Sopra il portale della chiesa era presente un rosone, successivamente sostituito con una finestrella. Sotto la chiesa, invece, c'erano le "seppleture", ovvero un ossario a cui si accedeva dalla chiesa; nel primo dopoguerra, le ossa che vi erano conservate vennero traslate altrove e venne aperta una porta che dava direttamente sulla strada. L'ambiente, prima dedicato alla sepoltura dei morti, divente una bottega di generi alimentari. Dove adesso possiamo ammirare un arco c'era anche un orologio, posto a 10 metri d'altezza, in modo da essere visibile anche dalla campagna; ogni mattina, i suoi ingranaggi venivano messi in moto da un addetto comunale che sollevava con due funi dei pesi, chiamati "pennereune". La chiesa era ben arredata, gli altari erano sormotati da tele e all'interno c'erano statue di angeli ed anche una statua che rappresentava la Madonna del Rosario.  Dopo il terremoto del 1915, continuarono ad esservi celebrate messe per qualche anno, dopodiché la chiesa cadde in disuso: la statua della Madonna venne spostata nella chiesa della Madonna del Soccorso, mentre le tele e le altre statue vennero rubate oppure si trasformarono in giochi per i ragazzi locali. raffigurazione grafica della Chiesa di Santa Croce e dell'orologio, documento rinvenuto da Lucio Santilli testimonianze sulla Chiesa di Santa Croce e sull'orologio, documento rinvenuto da Lucio Santilli vecchio disegno in cui sono raffigurati la Chiesa di santa Croce e l'orologio   Leggi di più